dialetti

Ma come ha fatto Dante ha categorizzare i 14 dialetti?


il 26 Maggio 2015, da Giroma Duemila

emanuela belloni il 26 Maggio 2015 ha risposto:

Dante inizia il suo "De Vulgari Eloquentia" dicendo che nello svolgimento della propria opera avrebbe attinto dal lavoro di altri. Anche per quanto riguarda la categorizzazione dei dialetti si basa principalmente sullo studio territoriale/geografico e sulle lingue esistenti usate nella comunicazione sia orale che scritta, nonché sulle opere di altri letterati. Considera che individuo' più di mille lingue differenti solo in Italia, per poi passare a identificarne 14 principali, i dialetti per l'appunto. Tra i dialetti poi fece una suddivisione "a croce" del territorio, dividendoli tra Tirrenici e Adriatici. Naturalmente non dimentichiamo che tutto questo studio sul "volgare" venne fatto per individuare quale dei dialetti avesse le caratteristiche giuste per poter divenire la lingua unitaria. Pur apprezzando particolarmente il dialetto bolognese e per alcuni aspetti anche quello siciliano, ritenne che nessuno dei 14 avesse tutti gli elementi per poter ambire ad essere la lingua volgare comune. Spero di esserti stata utile. E.B.


Grazie. Individuò più di mille lingue differenti parlando con la gente, leggendo manoscritti, o che altro...Mi sembra incredibile?!?!! Quali furono poi i criteri di identificazione e perchè suddivise tra Tirrenicied Adriatici. Io non trovo nulla di simile tra il pescarese ed il bolognese o tra il fiorentino il ternano ed il romanesco.... - Giroma Duemila 27 Maggio 2015

Prego :-) Dante è noto per essere il "sommo poeta", uno dei più grandi di sempre, conosciuto in tutto il mondo per le sue opere, ma a mio avviso è anche uno degli studiosi più particolareggiati e quasi maniacali che la nostra letteratura conosca. Preciso, approfondito e attentissimo alla storia e alla società. Impiegò quasi due anni per completare il De Vulgari e considera che nelle sue intenzioni questo doveva essere un vero e proprio trattato, una sorta di enciclopedia. L'obiettivo che Dante si era dato era quello di svolgere una ricerca definitiva e di scriverla in latino perché in questo caso i suoi destinatari erano i colti letterati ai quali proponeva una profonda riflessione sul nuovo linguaggio poetico e letterario, insomma un volgare illustre da scegliere sulla base di un cavilloso studio. I criteri di classificazione adottati come ti dicevo furono geografici, sopra e sotto il Po e a destra e sinistra dello stivale. I dialetti quindi non sono simili se Tirrenici o Adriatici, questa è solo una suddivisione geografica, e proprio perché così differenti l'autore li mette sotto il riflettore della propria analisi, evidenziandone le caratteristiche positive e negative atte a raggiungere lo scopo di diventare il volgare illustre ed unitario. Uno studio corposissimo, ma se ci pensi, che ha ancora oggi una sua attualità. Davvero incredibile - emanuela belloni 27 Maggio 2015