Facoltà conoscitive

Salve, ho notato che lei, come molti manuali, parlando delle facoltà conoscitive di Kant, ne individua tre: Sensibilità, Intelletto e Ragione. Come mai ha scelto questa suddivisione? Io preferisco una bipartizione delle facoltà (Sensibilità e Intelletto, il quale si divide, a sua volta, in un Intelletto, potrei dire "propriamente detto", e in Ragione), anche perché lo stesso Kant scrive nella "Critica della Ragion Pura" che "la nostra conoscenza trae origini da due sorgenti fondamentali dell'animo, di cui la prima consiste nel ricevere le rappresentazioni e la seconda è la facoltà di conoscere un oggetto per mezzo di queste rappresentazioni. Attraverso la prima un oggetto ci è dato, attraverso la seconda, esso viene pensato." Infine, vorrei far notare che c'è un errore nel video: la data del saggio "Risposta alla domanda: che cos'è l'Illuminismo" è il 1784 e non 1874 (ma penso sia un errore di battitura)


il 12 Maggio 2014, da Astorino Simone

Ilaria Marrone il 27 Maggio 2014 ha risposto:

Per quanto riguarda le facoltà conoscitive, talora Kant unisce intelletto e ragione nell'unica fonte del ''pensare''... Dunque talvolta questa tripartizione si presenta sotto forma di una bipartizione, ma ufficialmente le facoltà conoscitive sono 3 (sensibilità, intelletto, ragione) anziché 2 (sensibilità, intelletto).

Claudia Donins il 27 Giugno 2015 ha risposto:

Io posso dire, ed è quello che mi hanno spiegato, che Kant lo suddivide in Intelletto, Sensibilità e Ragione, in quanto, attraverso i cinque sensi, ovvero la sensibilità, noi ci approcciamo al mondo, ma senza l'intelletto non potremmo dedurne nulla. Quindi, senza Intelletto non focalizziamo e analizziamo, ma senza sensibilità noi non potremmo approcciarci al mondo e quindi utilizzare la Ragione. (non mi so spiegare granché bene, lo so)