Il giorno, Giuseppe Parini

Vorrei sapere come cambia il pensiero di Parini da "il mattino e il mezzogiorno" a "il vespro e la notte".


il 17 Novembre 2016, da Claudia Yoo

Isabel Mezzacapo il 07 Febbraio 2017 ha risposto:

Nel "mattino" Parini si pone nelle vesti di un "precettore d'amibil rito" , cioè egli descrive con grandi particolari la teatralità della vita di corte: i servi che portano bevande al giovin signore, il momento della sua preparazione ( vestimenti e l'atto di incipriarsi il viso), ma non mancano momenti di forte ironia. Nel mezzogiorno, il poeta passa ad essere "cantore", questo vuol dire che non fornisce più precetti e comportamenti giusti al giovin signore, ma si limita ad osservare la vita di corte. È ancora presente l'ironia, accompagnata da varie digressioni e nuove prove di sapienza linguistica. Del vespro si hanno solo frammenti vari. Nella notte, invece, c'è una critica radicale al mondo nobiliare. Parini lo descrive come "una galleria di imbecilli" ne mette in scena i vizi e le manie. È un poemetto costruito sull'opposizione tenebre-luce ! Ciao :-)