"...inevitabile sconfitta del genere umano"

La lettura dei versi da 145 a 157, anche alla luce del richiamo alle parole di Giovanni, III, 19 lette nel loro contesto, non contraddicono forse l'affermazione dell'"inevitabile sconfitta del genere umano". E ciò con particolare riferimento ai versi 153 e 154: "...e giustizia e pietade altra radice avranno allor che non superbe fole..." e, soprattutto al versetto conclusivo del colloquio con Niccodemo in Giovanni, III, 21: " Ό δὲ ποιῶν τὴν ἀλήθειαν ἔρχεται πρὸς τὸ φῶς, ἵνα φανερωθῇ αὐτοῦ τὰ ἔργα ὅτι ἐν θεῷ ἐστιν εἰργασμένα." ("Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio."? [ http://www.laparola.net/greco/index.php - http://www.vatican.va/archive/ITA0001/__PVN.HTM ]


il 03 Gennaio 2015, da Luigi Francia

Matilde Quarti il 07 Gennaio 2015 ha risposto:

Buongiorno Luigi la ringraziamo per l'interessante spunto di riflessione! Un saluto, Matilde Quarti

Francesco Bilotta il 26 Marzo 2016 ha risposto:

ciao, la contraddizione è evidente, ma può essere prova del fatto che leopardi non è un filosofo e in questo senso risolta. mi spiego meglio. a mio avviso il comportamento di leopardi nel citare le fonti e spesso parziale, non si preoccupa di essere coerente, è spesso contraddittorio, non ama le idee chiare e distinte, ma predilige in questo senso il procedere emotivo nel ragionamento, come i romantici


mi scuso degli errori di ortografia, - Francesco Bilotta 26 Marzo 2016