Marx

Cosa sostiene Marx nel manifesto del partito comunista?


il 17 Febbraio 2017, da Maria Abito

Samuele Duci il 17 Febbraio 2017 ha risposto:

Marx inizia il manifesto del partito comunista dicendo che la storia è un susseguirsi di lotte di classe che vede opposti plebei e patrizi, vassalli e servi della gleba...fino al suo periodo in cui individua proletari e borghesi. Dopo un breve inquadramento nel suo periodo storico (metà '800) espone le sue visioni della società da lui definita capitalista e consumista. Marx era arrabbiato con la borghesia principalmente perché secondo lui l'individuo era costretto a lavorare per mantenere i suoi consumi e oltre al logorarsi psicologicamente e fisicamente andava a togliere tempo allo stare con la famiglia. Mi spiego meglio: nella società da Marx criticata il proletario passava 10 o anche più ore al giorno in fabbrica per poter consumare, una sorta di concorrenza tra i proletarii. Dopo l'analisi delle problematiche idealizza un modo per evitare ciò. Essendo lui un rivoluzionario contro la morale, quindi realista-materialista e anche un po' idealista se vogliamo, idealizza una società nuova. Una società in cui le lotte di classi non esistono poiché non esistono le classi: una sorta di appiattimento sociale in cui sono tutti uguali. Nel manifesto del partito Marx, con l'aiuto di Engles, pensa a come rivoluzionare la società facendo una sorta di scaletta delle varie fasi (che poi sono a grandi linee quelle che si sono realizzate nella rivoluzione d'ottobre): espropriazione della proprietà fondiaria e la resa statale della terra (abolire la proprietà privata per intenderci), tassa fortemente progressova, abolizione del diritto di eredità, confisca dei beni a emigranti e ribelli, centralizzazione del credito in mano allo stato mediante una banca nazionale con capitale di stato e monopolio, mezzi di trasporto statalizzati, fabbriche nazionali e bonifica delle terre al fine di una migliore rendita, euguale (da non confondere con uguale) obbligo di lavoro per tutti, misure per far sparire la differenza tra città e campagna, educazione pubblica e gratuita per tutti i fanciulli, abolizione del lavoro minnorile e combinazione della produzione con la produzione materiale. "Il libero sviluppo di ciascuno sarà la condizione del libero sviluppo di tutti" (è l'ultima sua frase di uno dei 4 capitoli)