Platone : il mito della caverna

Perché chi mette per iscritto il suo pensiero più profondo sragiona?


il 18 Febbraio 2016, da Lorenzo Iacopino

Matilde Quarti il 18 Febbraio 2016 ha risposto:

Ciao Lorenzo, Platone, pur utilizzando lui per primo la scrittura come un mezzo per trasmettere la sua filosofia, in realtà per la trasmissione della verità predilige l'oralità e il dialogo. Questo perché ritiene che la scrittura (così come la pittura) non faccia altro che esporre un pensiero che sembra vivo ma in realtà, non potendo essere interrogata, non può svilupparlo realmente. La scrittura, dunque, non può portare alla vera conoscenza, tuttavia, però, può servire sia per avvicinare il lettore alla pratica filosofica che per far tornare alla mente principi e sistemi filosofici a coloro che li hanno in precedenza studiati. Per approfondire il mito della caverna ti segnalo questa video lezione a cura di Jacopo Nacci: https://library.weschool.com/lezione/filosofia-Platone-riassunto-mito-della-caverna-significato-2288.html , mentre qui ne trovi una dedicata alla Repubblica, il testo dove compare il mito: https://library.weschool.com/lezione/filosofia-riassunto-online-la-repubblica-platone-spiegazione-2287.html Un saluto!


Si ma anche mettendo per iscritto il pensiero più profondo l'uomo sragiona? - Lorenzo Iacopino 18 Febbraio 2016

Riporto il passo del Fedro inerente alla discussione. Potrebbe essere utile per comprendere il nocciolo della questione. "Perché vedi, Fedro, la scrittura (graphè) ha una strana qualità, simile veramente a quella della pittura (zographìa). I prodotti della pittura ci stanno davanti come se vivessero; ma se domandi loro qualcosa, tengono un maestoso silenzio. Nello stesso modo si comportano i discorsi (logoi): crederesti che potessero parlare quasi che pensassero; ma se tu, volendo imparare, domandi loro qualcosa di ciò che dicono, ti manifestano una cosa sola e sempre la stessa. E una volta che sia messo per iscritto, ogni discorso (logos) si rivolge a tutti, tanto a chi l'intende quanto a chi non ci ha nulla da fare, e non sa a chi gli convenga parlare e a chi no. Prevaricato ed offeso oltre ragione esso ha sempre bisogno che il padre gli venga in aiuto, perché esso da solo non può difendersi né aiutarsi [275c - d]" (trad. it. di P. Pucci, Laterza, p. 119, con alcune correzioni). Ti rispondo poi che l'uomo non sragiona ponendo il proprio pensiero più profondo per iscritto, solo che una volta fissato su carta ( o su qualunque altro mezzo ), tale pensiero potrebbe, per esempio, mutare nella mente di chi lo ha partorito. La mente, infatti, è in continuo fervore. La scrittura, invece, pone, in un certo senso, dei limiti, dei confini al pensiero, confini che non gli appartengono affatto. Il pensiero è sconfinato e non può racchiudersi e coincidere con nessuna forma materiale. Inoltre la scrittura non ha la facoltà di difendersi e data la sua ampia diffusione il proprio pensiero potrebbe giungere a persone non in grado di comprenderlo, venendo così frainteso o strumentalizzato a piacimento. Il discorso orale invece permette di argomentare le proprie posizioni, ed eventualmente, di cambiarle e migliorarle. Socrate, ad esempio, induceva l'interlocutore, mediante la discussione, a rivedere le proprie convinzioni. Infine, devi capire che nella società in cui vissero Socrate e Platone, l'oralità e l'auralità erano ancora predominanti rispetto alla scrittura e, ovviamente, non erano ancora disponibili gli odierni mezzi di comunicazione e di propagazione delle informazioni, tanto che una volta portata per iscritto la propria posizione difficilmente poteva essere revisionata ( anche per l'alto costo del supporto materiale ). Non c'era infatti la possibilità, offerta oggi da internet e dai social, di comunicare, in tempi rapidi e a notevoli distanze, con costi minimi. Però, se ci rifletti bene, anche quanto scrivi ( come pure le immagini che posti ) su facebook o su twitter potrebbero capitare nelle mani di persone indesiderate e venir adoperate per scopi turpi. Spero d'essere stato utile e chiaro, per quanto l'argomento non si possa dire già esaurito. Saluti, Apollonio Rodio. - Apollonio Rodio 18 Febbraio 2016

Perdonami se la citazione dal Fedro non risulta separata dal resto della risposta; le modalità per rispondere offerte dal sito non lo consentono. Di nuovo saluti. - Apollonio Rodio 18 Febbraio 2016