sesso

leopardi è omosessuale?


il 23 Settembre 2017, da Francesco Zanetti

Apollonio Rodio il 23 Settembre 2017 ha risposto:

Rispondo, riportando quanto ho trovato negli archivi de "La Repubblica.it" : " Leopardi gay? Vietato dirlo. -- E' necessario che la sedicente omosessualità di Giacomo Leopardi sia accertata da un giudice. Dal momento in cui in una chiesa di campagna del Salento, hanno scoperto una lettera autografa del grande poeta di Recanati all'amico napoletano Antonio Ranieri, si è scatenato un vero e proprio putiferio: pruriginoso, non letterario. Quando Leopardi scrive «Addio, anima mia» oppure «Ti stringo al mio cuore» oppure, ancora, quando parla della «congiunzione, da noi tanto meditata e desiderata, dei nostri destini», è possibile intuire da queste espressioni, il "vizietto" dell'artista? Chi l'ha fatto, potrebbe finire in tribunale. Sì, perché il Centro nazionale di studi leopardiani sta valutando l'ipotesi di querelare tutti quelli che ogni volta che possono mettono in discussione i gusti sessuali del tenero Giacomo, «la cui forte attrazione per le donne è invece documentata da poesie e lettere» fa sapere chi veglia sulla memoria del vate. «Leopardi era uno che s'innamorava delle donne, eccome!» racconta, fra gli altri, Giorgio Luti, uno dei maggiori conoscitori delle vicende poetiche fra Ottocento e Novecento. «Purtroppo, data la sua bruttezza, non riscuoteva successo, com'è noto». D'altra parte, come spiegava Proust, gli omosessuali sarebbero i migliori mariti del mondo, se non recitassero la commedia d'essere donnaioli. Ma Leopardi, sempre e comunque, «soffriva per l'amore non ricambiato». Tuttavia il Belpaese è l'antica terra del dubbio, vero padre del dolce far niente, predicava Massimo d'Azeglio. Insomma, se non avete altro di meglio cui pensare continuate a contorcervi in questo che ha tutta l'aria di essere il tormentone dell'estate: Giacomo Leopardi era gay oppure no? In fondo, ha ragione Curzio Malaparte: «La vera bandiera italiana non è il tricolore, ma il sesso, il sesso maschile». " -- Saluti, Apollonio Rodio.