socialismo e comunismo

Qual è la differenza tra socialismo e comunismo?


il 22 Giugno 2014, da Rossella P Petrolati

Alessandro Cane il 23 Giugno 2014 ha risposto:

Si tratta di una differenza nata a partire dal 1848 con la pubblicazione del "Manifesto del Partito Comunista" di Marx ed Engels, in cui per la prima volta i due termini, un tempo interscambiali, assumono una connotazione differente. Marx e Engels differenziarono il "socialismo utopistico" da quello "scientifico", che venne chiamato, appunto, Comunismo. Il Socialismo nacque invece a partire dagli anni '30 dell'800 a seguito di problemi sociali in Francia e Inghilterra e si tratta di una serie di dottrine politiche, come l'owenismo, il sansimonismo o il fourierismo, che proponevano un sistema sociale ed economico differente dal Capitalismo, prevedendo: la scomparsa o la limitazione della proprietà privata, la cooperazione collettiva e l’eguaglianza sociale ed economica. Diverse sono le critiche che mossero Marx e Engels a queste forme di Socialismo, a partire dall'obbiettivo di ottenere l'appoggio, non delle classi operaie, ma delle classi "istruite". Mentre per i due filosofi il vero Socialismo, cioè il Comunismo doveva rivolgersi alle classe operaie e al proletariato per poter rivoluzionare il sistema capitalistico dominato dalla borghesia. Per questo il Comunismo si connota come "movimento rivoluzionario". Engels infatti sosteneva che "il Socialismo era un movimento borghese, il comunismo un movimento rivoluzionario".

Tommaso Biagi il 23 Ottobre 2014 ha risposto:

Vi è anche una differenza per quanto concerne la giustizia distributiva, o meglio, come allocare le risorse. Nel socialismo (sempre marxista), con la presa rivoluzionaria dello Stato e con l'instaurarsi della dittatura del proletariato, si darebbe teoricamente ad ognuno secondo quanto lavora. Lavoro 8 prendo 8. Passata quesa fase (necessaria per Marx in quanto passibile di contro-rivoluzioni borghesi) si estinguerebbe/assorbirebbe lo Stato poichè non essendoci più una classe borghese dominante da salvaguardare (e i relativi interessi in contrasto con gli interessi proletari), la funzione dello Stato cesserebbe. A questo punto si passerebbe ad un'altra forma di organizzazione sociale chiamata comunismo ove la distribuzione delle risorse seguirebbe la famosa citazione marxista "da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni". Se posso dare 3 ma ho bisogno di 4 avrò 4. Se posso dare 4 ma ho bisogno di 3 avrò 3. Mi dissocio politicamente dal proprietario della seguente citazione ma può essere interessante (: "ogni leninista sa, se è un vero leninista, che il livellamento nel campo dei bisogni e della vita personale è una stupidità reazionaria piccolo-borghese, degna d’una qualsiasi setta primitiva di asceti, ma non d’una società socialista organizzata marxisticamente, perché non si può esigere che tutti gli uomini abbiano bisogni e gusti eguali, che tutti gli uomini vivano la loro vita personale secondo un solo ed unico modello. (dal Rapporto al XVII Congresso del Partito, 26-1-1934, in Questioni del leninismo, Edizioni in lingue estere, Mosca, 1946, p. 511)"


Stalin - Tommaso Biagi 23 Ottobre 2014