Uso della marijuana

Ci sono ragazzi giovani che ne fanno uso sporadico.. A parte il fatto che sono sempre nocive, ci sono età in cui l'uso puó creare maggiori danni? Cosa può portare un ragazzo a fare questo tipo di esperienza?


il 04 Novembre 2014, da Debora Gambarotto

Giulia Dani il 28 Novembre 2014 ha risposto:

Secondo me il corpo di un ragazzo "digerisce peggio le doghe" e i principali motivi per cui un ragazzo sidroa sono: la voglia di fare una ganzata per sentisi dire bravo, un disagio o una richiesta di attenzione, una situazione spiacevole che lo porta alla disperazione oppure un dispiacere grande come la perdita di un fratello o di un genitore..sperodi esserti stata di aiuto

Massimiliano Bessone il 03 Dicembre 2014 ha risposto:

dai 16 anni in giù la marijuana ha efetti dannosi doppi rispetto a quelli di quando si è adulti


Per quanto l'adolescenza sia effettivamente il periodo più delicato, e per quanto credo siamo tutti d'accordo nel condannare l'utilizzo di questo tipo di sostanze, ritengo che il dire "dai 16 anni in giù la marijuana ha efetti dannosi doppi" sia impreciso e fuorviante, se non vengono citate le fonti da cui questo dato viene preso. I dati non sono opinabili. - Cecilia Filippa Steinwurzel 20 Febbraio 2015

Cecilia Filippa Steinwurzel il 20 Febbraio 2015 ha risposto:

Per quanto riguarda l'uso sporadico di marijuana è uscito di recente uno studio ( http://www.sfn.org/Press-Room/News-Release-Archives/2014/Brain-Changes-Are-Associated-with-Casual-Marijuana-Use-in-Young-Adults ) in cui sono state messe a confronto le immagini alla risonanza magnetica di diversi cervelli, appartenenti a giovani ( 18-25) sia fumatori che non. Dai dati preliminari pare in realtà che anche un consumo di tipo saltuario causi delle alterazioni permanenti in alcune strutture cerebrali, la cui intensità sembra correlare con l'intensità dell'utilizzo della sostanza. Per quanto riguarda invece l'età più suscettibile diversi studi hanno cercato di rispondere a questa domanda, seguendo e analizzando un numero piuttosto consistente di adolescenti e giovani fumatori. Per fare un riassunto approssimativo, da quel che ho capito io, possiamo considerare l'adolescenza il periodo più sensibile e quello in cui possono occorrere i danni maggiori, sia psicofisici che comportamentali (deficit di memoria, apprendimento, attenzione,diminuzione delle performances scolastiche, comportamenti problematici e aumentato rischio di soffrire, da adulti, di ansia, depressione, psicosi). Detto questo, mi sembra difficile poterti dire perchè una persona possa avvicinarsi a una sostanza di questo genere, e con quali aspettative lo faccia. Personalmente credo che agiscano insieme fattori emotivi, sociali, e meccanismi psicologici troppo personali e delicati perché se ne possa fare un insieme, sarebbe meglio valutare caso per caso le ragioni.