Il campo magnetico e la sua rappresentazione: il magnete e le linee di campo

Analongamente a quanto fatto per le cariche elettriche, cerchiamo di spiegare le forze di interazione magnetica mediante il concetto di campo magnetico.
Per indagare il campo elettrico, ci eravamo serviti di un’espediente, una carica di prova o esploratrice, inserendola all’interno di una configurazione di cariche elettriche: seguendo il percorso che questa carica descrive (o calcolando la forza che le altre cariche a nostra disposizione producono su di essa), è possibile descrivere il campo elettrico.
Ci accingiamo a seguire un procedimento simile: al posto della carica esploratrice, metteremo nelle vicinanze di un magnete dei minuscoli aghi magnetici (semplice limatura di ferro); seguendo la loro disposizione (le cosiddette linee di campo) sarà possibile descrivere il campo magnetico generato dal magnete in questione. Nell'esperimento proposto in video ci serviamo, altre che di calamite naturali, di un elettromagnete.
È importante notare che, a differenza di quanto accadeva con il campo elettrico, le sorgenti del campo magnetico presentano sempre due poli: mentre è possibile isolare carica elettrica di un singolo segno, positivo o negativo, non è possibile costruire un monopolo magnetico, ma si disporrà sempre e comunque di un poo $\text{N}$ e un polo $\text{S}$. Questo si riflette, geometricamente, nel fatto che le linee di campo del campo magnetico sono sempre curve chiuse.