Democrito: l'atomo e il divenire

Democrito di Abdera (circa 460 a.C. – circa 360 a.C.) è un atomista, allievo di Leucippo.
 
L'atomismo è una filosofia della natura basata su due principi: gli atomi e il vuoto. "Atomo" significa "indivisibile": l’atomo è l’ente ultimo della realtà, ingenerato e indistrittubile. Gli atomi sono in movimento incessante nel vuoto, e quindi in continuo scontro reciproco: se le loro forme sono compatibili si combinano, se sono incompatibili si respingono. Tutto, compresa la vita e le forme di vita che noi stessi siamo, si forma meccanicamente da questo movimento, secondo ferree leggi di causa ed effetto.
 
Alcune delle qualità degli atomi sono oggettive, come la durezza, la forma, il movimento; altre invece sono il frutto della diversa combinazione degli atomi e dell’incontro con la nostra percezione e sensazione: il sapore, il colore, l’odore e la temperatura. Per Democrito esistono due forme di conoscenza: la prima forma è la conoscenza dei sensi, che riguarda l’apparenza degli oggetti e che risulta dall’incontro tra i nostri corpi e gli eidola, atomi-immagine si distaccano dagli oggetti conservandone la configurazione; la seconda forma di conoscenza è la conoscenza intellettuale, che può pervenire alle realtà ultime: gli atomi, il movimento e il vuoto.
 
Jacopo Nacci, classe 1975, si è laureato in filosofia a Bologna con una tesi dal titolo Il codice della perplessità: pudore e vergogna nell’etica socratica; a Urbino ha poi conseguito il master "Redattori per l’informazione culturale nei media". Ha pubblicato due libri: Tutti carini (Donzelli, 1997) e Dreadlock (Zona, 2011). Attualmente insegna italiano per stranieri a Pesaro, dove risiede.