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Metonimia: esempi, significato e definizione

Definizione

Figura retorica (dal composto greco meta, “attraverso” e ónoma, “nome”) che consiste nella sostituzione di un termine ad un altro secondo una relazione di contiguità logica.


Spiegazione ed esempi

Concettualmente assai vicina alla metafora e alla sineddoche, la metonimia si basa su un rapporto tra i due termini di causa-effetto (“sentire il telefono” al posto di “sentire lo squillo del telefono”), del contenente per il contenuto (“bersi una lattina di birra”, dove in realtà si beve il contenuto della lattina e non la lattina stessa), l’autore per l’opera (“Amo Leopardi”, “Leggo Kafka”), il materiale per l’oggetto (come quando si usa “ferro” per dire “spada” o “legno” per dire “nave” come nel canto di Ulisse di Inferno, XVII, v. 101, o “la pietra” per “la tomba” come nel sonetto di Foscolo In morte del fratello Giovanni, al v. 3), del luogo al posto di ciò che vi si trova (“il Quirinale” per “il Presidente della Repubblica Italiana”), il concreto per l’astratto (“onorare la maglia” per “tenere alto il nome della propria squadra”), o l’astratto per il concreto (“l’infanzia” per “i bambini”).