Bellotto e Canaletto: il Grand Tour

Se il viaggio di piacere nasce per motivi religiosi come pellegrinaggio, nel Settecento si trasforma nella moda laica del viaggio di formazione, intrapreso da giovani aristocratici curiosi di scoprire il mondo. L’italia è una meta toccata da tutti i Grand Tour: Firenze, Roma, Napoli e ovviamente Venezia, la città dove gli inglesi rimangono estasiati dal “decadente fascino italiano”. Numerosi artisti, fra cui Canaletto e Bellotto, traggono enorme beneficio da questo flusso di visitatori stranieri. Il “Tourista” è infatti pronto a spendere e commissionare ritratti e vedute che testimonino il loro soggiorno nelle città. La carriera di Canaletto è caratterizzata da una costante produzione di opere legate ai viaggiatori nordeuropei dei Grand Tour, complici anche solidi contatti instaurati con molti diplomatici inglesi.