La Responsabilità: dal Sud del mondo al Comune

Un elemento fondamentale dell’accountability è sicuramente la responsabilità. Questo concetto deriva dal latino respònsus, participio passato del verbo respòndere, "rispondere" cioè, in un significato filosofico generale, impegnarsi a rispondere, a qualcuno o a se stessi, delle proprie azioni e delle conseguenze che ne derivano.

Per ActionAid la responsabilità consiste nel garantire efficacia ed efficienza nella fornitura di servizi pubblici locali, con particolare riferimento ai servizi di welfare che impattano sulle categorie più fragili. Dal Nord al Sud del mondo, la partecipazione è un elemento cardine per la vita di noi cittadini; conoscere il proprio comune (e il suo funzionamento interno) è allora la carta vincente per costruire relazioni di cittadinanza attiva, monitorando con attenzione l’erogazione dei servizi pubblici locali.

Un Comune, infatti, non è costituito solo dal Sindaco (organo di indirizzo politico, con un mandato di cinque anni) dalla Giunta comunale (un organo collegiale che collabora con il Sindaco nel governo del Comune e opera attraverso deliberazioni collegali, composto dal Sindaco e da un numero di Assessori stabilito dallo statuto comunale) e dal Consiglio comunale (l’assemblea pubblica rappresentativa di ogni Comune, composta dal Sindaco e da un numero variabile di consiglieri). Al segretario comunale, che svolge mansioni di assistenza giuridico-amministrativa e dipende dal Sindaco, si aggiunge l’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) che, nominato dal sindaco, deve monitorare l’intero sistema di valutazione e trasparenza del Comune e certificare la valutazione annuale delle performance di ogni struttura amministrativa. Gli Organi di vertice amministrativo (come il Direttore Generale o il Comitato di Direzione) hanno carattere amministrativo e devono supportare gli altri organi di indirizzo politico nella definizione della pianificazione strategica del Comune. Dirigenti e Responsabili di funzione sono infine gli attori principali per una corretta gestione di tutto il ciclo della performance; loro responsabilità è definire, con la validazione dell’OIV, gli obiettivi di periodo, misurare le performance delle proprie aree di competenza e definire gli obiettivi per i propri collaboratori.

Lo Statuto comunale gioca così un ruolo fondamentale nella responsabilizzazione del cittadino: esso stabilisce sia le norme organizzative fondamentali sia le forme di partecipazione popolare e di accesso dei cittadini alle informazioni e ai procedimenti amministrativi. Per monitorare i servizi sociali del nostro Comune dobbiamo conoscere le norme e pretendere che il Comune prenda degli impegni con noi. Questi impegni si chiamano STANDARD DI SERVIZIO e devono essere contenuti in appositi documenti.  Lo strumento focale della responsabilità è tuttavia il bilancio: comprenderlo, analizzarlo e metterlo in discussione è la pratica più efficace per migliorare la qualità dei servizi pubblici locali. Nel bilancio, si distinguono allora una fase di programmazione (in cui viene prodotto il Bilancio di previsione annuale) e una di rendicontazione (di cui fa parte il bilancio consuntivo): nella prima i cittadini devono essere ascoltati prima che il Comune decida cosa fare nel corso dell’anno successivo, nella seconda i cittadini devono poter essere ascoltati dopo che il Comune ha pubblicato i documenti di rendicontazione, al fine di valutare pubblicamente l’operato degli amministratori.

Con la riforma della Pubblica Amministrazione, iI Decreto Legislativo 150/2009 ha fornito importanti strumenti a tutti i cittadini interessati ad aumentare il livello di responsabilità e della trasparenza nelle Amministrazioni pubbliche. Sono stati infatti introdotti due nuovi strumenti in fase di programmazione e un nuovo strumento in fase di rendicontazione: il piano della performance (che illustra il rapporto tra il programma del Sindaco e i servizi offerti alla cittadinanza), il programma triennale della trasparenza per garantire a tutti l’accesso alle informazioni, e la relazione sulla performance, che, approvato dall’OIV, comunica ai cittadini ciò che è stato fatto in relazione agli obiettivi del piano della performance.

Nel Piano della performance vanno inseriti gli standard di erogazione dei servizi pubblici, a partire dai quali i cittadini possono effettuare il monitoraggio. Il Comune per essere davvero responsabile deve quindi:

  1. definire una mappa dei servizi
  2. elaborare per ciascun servizio degli indicatori che tengano conto di accessibilità, tempestività , trasparenza, Efficacia;
  3. definire degli standard di qualità (ovvero prendersi degli impegni) per ciascuno degli indicatori.

La Carta dei servizi, introdotta in Italia nel 1994, è un ulteriore strumento a tutela del cittadino; quest’ultimo può infatti monitorare efficienza ed efficacia di ogni servizio, sporgere reclami e ottenere rimborsi, intervenire sulla determinazione degli standard di qualità, attraverso un documento (il Sistema di misurazione e valutazione) redatto dall’OIV, approvato dalla Giunta e pubblicato sul sito web del Comune, e che certifica i criteri per misurare la performance dell’organizzazione.

Per maggiori informazioni:

- La Carta dei Servizi
- Il Decreto legislativo 150/09 del 27 ottobre 2009