La cattedrale gotica di Chartres

La cattedrale di Chartres (Francia) è uno dei capolavori dell’architettura gotica, insieme con la cattedrale di Canterbury, in Inghilterra, il Duomo di Osten, in Germania, e il Duomo di Milano. La cattedrale come l’ammiriamo oggi è il risultato della sovrapposizione di circa sette edifici differenti, che si sono fusi ed integrati tra loro nel corso dei secoli, e venne eretta per celebrare la Vergine Maria, di cui Chartres conserva una reliquia - un velo - che Carlo il Calvo donò alla cattedrale nell‘874 d.C. I lavori di costruzione cominciano nel VI secolo, su un santuario precedente e su commissione del vescovo, san Fulberto di Chartres; tuttavia due gravi incendi - uno nel 1030, l’altro devastante del 1194 - costrinsero a ricostruire più volte la cattedrale.
 
Alta circa 37 metri per una lunghezza di 130, Chartres è un ottimo esempio delle caratteristiche principali dello stile gotico, grazie anche al perfetto stato di conservazione, che è valso all’edificio la qualifica prestigiosa di Patrimonio Mondiale dell’Umanità (1979). La pianta è a croce latina, mentre la celebre facciata ovest presenta la peculiarità di avere due campanili diversi tra loro: Le Clocheur Neuf (115 metri) venne costruito nel 1513 e rispetta tutti i canoni dell’architettura gotica; mentre Le Clocheur Vieux (106 metri) è di età romanica e fu eretto verso il 1150 e rifatto dopo l’incendio del 1194. La facciata si caratterizza per gli elementi decorativi del rosone e della trifora, nonché per le vetrate del XIII secolo e per le statue, rappresentanti temi e vicende bibliche, e scolpite attorno al 1210 (diciannove di grandi dimensioni, più quasi trecento più piccole). La luce, come in tutte le strutture gotiche, è la vera protagonista a Chartres: filtrando per le grandi vetrate, essa ha il compito di simbolizzare la Grazia divina, indicando il punto di contatto (il luogo di culto stesso) tra il mondo umano e quello divino. Gli archi rampanti, i contrafforti, i costoloni e gli archi ogivali organizzano e scaricano a terra le forze dell’imponente architettura di Chartres, svolgendo anche la funzione di elementi decorativo-simbolici, secondi solo al Labirinto sul pavimento della navata centrale (XII secolo, di circa 13 metri di diametro). La mano di Jehan di Beauce (XVI secolo) è poi quella che ha scolpito il magnifico velo del coro, con duecento statue che narrano la vicenda di Cristo e della Vergine. La due cripte (il Caveau Saint-Lubin, IX secolo e la Crypte Saint-Fulbert, XI secolo) completano la struttura di questa meraviglia del gotico europeo.