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Sant'Anselmo d'Aosta e la prova ontologica

Sant'Anselmo di Canterbury, da noi conosciuto come Sant'Anselmo d'Aosta e Pietro Abelardo sono i due principali rappresentanti dell'Alta Scolastica, vissuti rispettivamente nell'XI e XII secolo. Sant'Anselmo rappresenta il punto di arrivo delle dottrine precedenti, in particolare quelle neoplatoniche che vengono da lui collegate con istanze patristiche. Nel Monologion, Anselmo presenta una serie di prove dell'esistenza di Dio, mentre nel Proslogion presenta un'unica prova ontologica sempre dell'esistenza di Dio. Le quattro vie del Monologion sono dette "a posteriori", poiché usano la natura e le sue creature per risalire alla potenza divina. La prima via è quella della bontà assoluta: le cose sono buone perché partecipano della bontà divina; la seconda via è quella della grandezza - da intendersi in senso qualitativo - poiché continuando a cercare grandezze all'infinito arriverò ad ammettere che ce n'è una, somma, che le contiene tutte; la terza via si fonda sull'asserzione che le cose o esistono in virtù di qualcosa o in virtù di nulla; l'ultima via infine è quella dei "gradi di perfezione", analogamente alle prime due prove anche questa asserisce che debba esistere qualcosa di sommamente perfetto che origina la perfezione stessa. La prima parte del video, sullo sviluppo delle Scholae, si può vedere qui.

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