"Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Italo Calvino: riassunto e spiegazione dell'opera

Se una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino: introduzione alla lettura e spiegazione dell'opera, a cura di Marco Belpoliti.
 
"Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto". Comincia così questo strano romanzo, pubblicato da Calvino nell'estate del 1979. Il testo si compone di dieci inizi di romanzi, intervallati dal racconto delle vicende dei protagonisti: il Lettore e la Lettrice (Ludmilla). I due sono alla ricerca di un libro che non troveranno mai: ogni volta, infatti, che si avvicineranno ad ottenerlo, si imbatteranno in nuovi libri sempre incompleti, attraverso una serie di situazioni differenti.
 
La storia è condotta dallo scrittore tramite una sorta di mise en abyme, uno specchio entro cui il libro stesso si riflette: è il concetto di "storia nella storia", secondo cui il raccontare della narrazione si riflette nel racconto medesimo. Lo scopo è quello di abbracciare l'intera realtà, come dimostra la diversità degli argomenti presenti nei vari inizi di romanzi, dall'erotico all'avventuroso, passando per la spy story. Per queste ragioni, Se una notte d'inverno un viaggiatore può definirsi al contempo un libro potenziale e un'opera chiusa, completa e ordinata: contiene ciò che Calvino avrebbe potuto scrivere e ciò che ha effettivamente scritto. E' la mutazione della forma informe della realtà in forma sistemata e geometrica.
 
Marco Belpoliti, scrittore e critico letterario, si è laureato in Filosofia discutendo una tesi in Semiotica con Umberto Eco. Ha insegnato Sociologia della letteratura e Letteratura italiana presso l'Università di Bergamo. E' stato uno dei fondatori della rivista "In forma di parole" e della casa editrice Elitropia. Negli anni ha collaborato con diverse testate, quali "La Stampa" e "L'espresso". Presso l'editore Bruno Mondadori ha diretto una collana di monografie dedicate a scrittori.
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Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italiano Calvino. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto.

Comincia così questo strano romanzo di Italo Calvino che esce nell’estate del 1979. È composto di dieci inizi di romanzi, ma come dice lo stesso Calvino, in realtà sono quasi dei romanzi completi, anche se sono di poche pagine. Questi dieci inizi di romanzi sono poi intervallati dalle vicende dei protagonisti del libro che sono il Lettore e la Lettrice. Il Lettore non ha nome mentre la Lettrice si chiama Ludmilla. È un libro dedicato al leggere, prima ancora che allo scrivere. Che cosa ci racconta? Ci racconta il fatto che questi due personaggi stanno cercando un libro; questo libro non lo troveranno mai perché ogni volta che mettono mano al libro o in libreria o presso qualcuno che ne possiede una copia, troveranno sempre un altro libro che ricomincia da capo. Vanno alla ricerca di questo libro attraverso una serie di situazioni molto differenti. È un romanzo di romanzi, un romanzo esploso, un romanzo plurale, un romanzo complesso, ma al tempo stesso condotto dallo scrittore attraverso una sorta di mise en abyme, cioè è uno specchio entro cui il libro stesso si riflette; ogni romanzo si riflette nell’altro e raccontare del racconto si riflette nel racconto medesimo, come abbiamo visto con questo inizio, in cui il lettore stesso, cioè noi lettori veniamo coinvolti direttamente nella vicenda.


È un libro che cerca di abbracciare l’intera realtà perché questi romanzi sono tra di loro molto differenti: c’è un romanzo erotico, un romanzo avventuroso, una spy story… sono inizi di romanzi che appartengono a generi diversi. Sono i romanzi che Calvino probabilmente avrebbe voluto scrivere, ma non ha mai scritto; è un libro potenziale cioè che contiene in potenza tutto ciò che Calvino ha già fatto e tutto ciò che Calvino avrebbe potuto fare. In questo senso il libro è anche un libro chiuso, assolutamente riuscito nella sua complessità. Vuole rendere conto del fatto che il romanzo contemporaneo, moderno insegue la realtà. In questo caso la realtà è la realtà del raccontare; il mondo si riflette dentro se stesso attraverso questa sorta di specchio. Il libro contiene perfettamente il mondo medesimo. Il tema principale del libro è la forma; il personaggio del lettore si pone un problema all’inizio: “Perché niente”, dice “riesce a finire da nessuna parte?”; questa forma informe che è questo libro, composto di dieci romanzi in modo geometrico, calcolato, quasi perfetto. La forma informe della realtà diventa la forma sistemata, geometrica del libro stesso.