novecento

I due movimenti si trovano vicini per diversi aspetti ma lontani per molti altri. Diversi dei poeti che inizialmente aderiscono all'entusiasmo del movimento futurista, infatti, se ne allontaneranno per divenire poi raggruppati sotto l'espressione di "linea del crepuscolo" o, appunto, crepuscolarismo, in particolare modo nel momento in cui i futuristi si diranno assolutamente interventisti poiché la guerra è "igiene del mondo". Direi quindi che le atmosfere malinconiche, l'incertezza riguardo al presente e il disagio dell'essere poeti, individui la cui identità è oramai messa in dubbio, sono caratteristiche che si discostano molto dalla vivacità dei futuristi che, esaltando il progresso, il movimento e la velocità vogliono, anche con mezzi alquanto estremi, rinnovare la tradizione. Lo sperimentalismo, invece, direi che è un tratto comune fra le due correnti :-)