2'

La Teoria dei Caratteri acquisiti di Lamarck

Un'altra teoria formulata precedentemente a quella di Darwin fu quella di Lamarck. Egli sosteneva la teoria de "l'uso e del disuso" secondo la quale le parti di un organismo che vengono utilizzate sovente, tendono a svilupparsi maggiormente; mentre quelle trascurate si indeboliscono fino a scomparire. Queste modificazioni vengono poi trasmesse alla progenie ereditariamente. Egli parla anche di una pulsione degli organismi a diventare perfetti, e quindi tenderebbero a scalare una sorta di scala immaginaria.

Lamarck sostenne anche la continua variabilità dei caratteri, ovvero che poche specie siano rimaste immutate nel corso del tempo. A lui è attribuito, infatti, l'esempio delle giraffe e del loro collo.

Il collo di questi animali, infatti, si sarebbe sviluppato in lunghezza per lo sforzo di raggiungere rami sempre più alti, in cerca di cibo, e tale caratteristica si sarebbe trasmessa alle successive generazioni.

Le prove hanno rivelato come non si tratti di una trasmissione diretta di un carattere acquistito, e quindi tale intepretazione risulta falsa. Per intendersi, basti pensare a un pugile: un atleta ha sviluppato nel tempo la massa dei suoi muscoli, o la stessa conformazione facciale (pensate a quanti pugni subisce un naso di un pugile!) cambia nel tempo grazie agli allenamenti e all'attività agonistica (e le sue conseguenze sul fisico. Il figlio di un pugile di certo non nasce già muscoloso (e questa potrebbe sembrare una banalità) e non è nemmeno detto che lo diventi, oltretutto non presenterà quelle differenze che nel tempo (soprattutto grazie all'intensa attività fisica) hanno forgiato il padre!